Il fiore Narciso o Narcissus, chiamato in quest’ultima maniera per non essere confuso con il protagonista del mito greco, appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae.
Le sue origini sono totalmente europee e prendono il nome dal greco, narkào, che significa “stordisco”. Il suo significato è collegato alla sua principale caratteristica, ovvero il suo forte profumo inebriante.
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Caratteristiche del fiore
Con il nome narciso si intende il fiore che sboccia dal bulbo da marzo fino a giugno. Alcuni fiori di narciso variano da specie a specie e in alcuni casi non sembrano nemmeno essere lo stesso fiore. Generalmente la forma del fiore si presenta come due corone, una più grande ed esterna e una più piccola all’interno di quella più grande. La parte interna spesso e volentieri è di qualche tonalità più scura di quella esterna e ha una forma più simile a una trombetta, più stretta ed accogliente dell’altra.
In natura, il narciso è bianco o giallo, ma esistono poi gli ibridi che sono frutto di un minuzioso e paziente lavoro realizzato dalle mani esperte dei coltivatori. Grazie al loro lavoro si possono trovare in commercio narcisi di altri colori come l’arancio e il rosa e realizzare le composizioni che più ti piacciono per il tuo giardino o vaso.
I fiori di narciso sono generalmente unici, ovvero per ogni stelo ne nasce solo uno e sono formati da 6 petali e attirano da sempre la nostra curiosità.
La pianta di narciso
La pianta di narciso fa parte della categoria delle bulbose, vuol dire che i fiori e le foglie si sviluppano e nascono dal bulbo che si trova sottoterra e non dai semi.
Il fiore l’abbiamo descritto poco fa, le foglie del narciso invece, sono di un verde vivace e hanno una forma a nastro erette e sono posizionate solo alla base dello stelo. Ci sono tantissimi specie di narciso e molte di esse nascono spontanee in Italia e sono chiamate Narcissus poeticus, meglio noto come narciso selvatico o fior di maggio.
Parlando della pianta di narciso è doveroso precisare e ricordare che sia il bulbo che le foglie hanno al loro interno un alcaloide molto velenoso che se ingerito accidentalmente può provocare infiammazioni gastriche e disturbi neuronali negli animali che lo incontrano durante il loro pascolo. Stessa gravità vale anche per l’uomo che non deve distrarsi dalla sua bellezza e se lo ingerisce accidentalmente deve curarsi immediatamente entro le 24 ore, rischio la morte.
Come si rischia di ingerire questo liquido? È semplice, il bulbo è molto simile alle cipolle ma tenete bene a mente che la cipolla fa lacrimare gli occhi e il bulbo del narciso no, provoca la morte.
Le proprietà curative del narciso
Accantonate le sue caratteristiche velenose, tutta la pianta e in particolare il bulbo hanno proprietà analgesiche, antipiretiche, antispasmodiche, anticonvulsive e febbrifughe.
Inoltre, il fiore e il bulbo del narciso sono adoperati per la cura di ascessi, mastiti e foruncoli. Oltre a queste non esistono molte altre certezze scientifiche sulle proprietà benefiche e curative del narciso, la più certa rimane quella tossica narcisina.