Il Lazio si prepara a mettere in pratica i preziosi frutti di una ricerca tutta italiana. Sarà infatti costruita a sud di Latina una grande centrale solare a concentrazione termodinamica, un tipo di impianto nato sviluppato in Italia e che sta prendendo piede in tutto il mondo come una delle migliori tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il protocollo d’intesa tra il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, il presidente dell’Enea Luigi Paganetto ed il presidente di Confindustria Lazio Maurizio Stirpe è stato firmato lunedì scorso dando così il via ad un progetto dal costo stimato di 150 milioni di euro, finanziati da privati, istituti di credito, la Banca europea per gli investimenti e la Regione. La centrale sarà costruita su un’area di 100 ettari, produrrà tra i 25 ed i 30 Mw all’anno di energia elettrica e sarà la seconda ad essere costruita in Italia, dopo quella di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa.
Un grosso vantaggio dell’energia solare termodinamica rispetto ad altre fonti rinnovabili è la continuità dell’offerta elettrica, indipendentemente dalla condizioni meteorologiche e dall’alternanza giorno-notte. "Quello delle interruzioni - ricorda Mauro Vignolini, responsabile Enea del progetto solare termodinamico - è uno dei problemi delle fonti energetiche rinnovabili.
L’energia termica raccolta produce vapore ad alta pressione che, convogliato nelle turbine della centrale, incrementa la produzione di energia elettrica riducendo il consumo annuo di combustibili fossili con un risparmio di 2.600 tonnellate di petrolio e di emissioni di anidride carbonica per 8.000 tonnellate l’anno".
Si tratta anche di un tipo di impianto facilmente esportabile nelle regioni desertiche, possibilità che sta attirando numerosi investimenti. "Produrre in una zona desertica energia dal sole fa sì che il deserto diventi produttivo di un bene esportabile, l’energia.
Tutto il mondo lavora in questa direzione, la tecnologia come spinta all’economia e all’impresa per una competizione vincente" spiega infatti il professor Luigi Paganetto. L’Enea e la Confindustria Lazio predisporranno entro tre mesi uno studio di fattibilità per definire la tipologia e il dimensionamento dell’impianto che potrebbe essere realizzato in circa due anni.
Annesso alla struttura verrà aperto anche il "Museo dell’energia", un polo che avrà lo scopo di informare e sensibilizzare i cittadini in merito al tema dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.